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24MAX: a tasso fisso quasi il 90% dei mutui erogati nel 2021 (Report)

27/03/2022 – 18:39:16  – Fonte: monitor immobiliare italian real estate news

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24MAX: a tasso fisso quasi il 90% dei mutui erogati nel 2021 (Report) - Foto 1

Il 2021 è stato contraddistinto da condizioni di finanziamento molto favorevoli, che hanno determinato un incremento della domanda e dell’effettiva erogazione di mutui, a fronte di una maggiore fiducia dei consumatori, di tassi di interesse ai minimi storici e di agevolazioni governative che hanno risvegliato una domanda latente. È ciò che emerge dal Credit Report 2022 rilasciato da 24MAX, società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX, che contiene una overview del mercato creditizio nel 2021 e le previsioni per l’anno in corso. “Negli ultimi 24 mesi il tasso fisso ha giocato il ruolo principale in un mercato finanziario che ha continuato ad essere ai minimi storici”, afferma Riccardo Bernardi, Chief Development Officer di 24MAX. Nel 2021 quasi il 90% dei mutui erogati è stato a tasso fisso.

Se a inizio anno lo scenario non faceva prevedere un rialzo dei tassi, lo scoppio del conflitto in Ucraina costringe a rivedere le previsioni. “In questa situazione di incertezza -  commenta Bernardi - per quanto riguarda i mutui, l’Euribor è ancora in negativo ma l’Eurirs che regola i tassi fissi è in aumento, e per il futuro sarà determinante l’andamento dell’inflazione. Se il livello attuale diventerà strutturale potrebbe essere inevitabile un intervento da parte della Bce sui tassi di interesse. E questo avrebbe un impatto diretto sulle rate dei nuovi mutui e su quelli a tasso variabile, mentre i fissi manterranno stabilità indipendentemente dagli eventi”. Per chi intende acquistare casa è necessario fare attente valutazioni in merito alla tipologia di mutuo. “Se per i tassi variabili la situazione è ancora stabile, oggi i mutui a tasso fisso sono già più costosi di quanto non fossero un anno fa, ma ancora a livelli bassi, destinati però a crescere. In generale anche per il 2022, potremmo prevedere una preferenza degli italiani per il tasso fisso, anche se potrebbe essere interessante iniziare a fare simulazioni su eventuali tassi variabili con rate protette”. Negli ultimi mesi il mercato immobiliare si è confermato effervescente e il sentiment delle 450 agenzie RE/MAX in Italia al momento non rileva un calo della domanda di immobili e quindi di mutui. “L’andamento oscillante delle borse nelle ultime settimane potrebbe far spostare capitali dal mobiliare all’immobiliare considerato storicamente fonte di maggiore stabilità”, commenta Marco Boidi, Head of Sales Network di 24MAX. “Il mondo delle banche è sicuramente propenso a proseguire anche nel 2022 con l’erogazione di mutui su volumi simili al 2021 e tutte le banche convenzionate con 24MAX, al momento, hanno confermato i budget per il 2022”. Dall’analisi del transato di 24MAX tra chi ha richiesto un mutuo nel 2021, il 48,3% è coniugato. Il 36,1% è single, con una prevalenza degli uomini (58,5%) sulle donne (41,5%), sostanzialmente stabile nel corso dell’anno. Stabili per tutto il 2021 anche le richieste di separati e divorziati, che rappresentano in media il 9,8%, e dei conviventi (3,7%). In aumento nella seconda metà dell’anno la domanda di vedovi che scelgono di cambiare casa richiedendo un mutuo, passata dal 1,1% nel secondo trimestre al 2,5% del quarto, con una media annuale che si attesta al 2,1%. Analizzando le fasce d’età, i dati raccolti da 24MAX evidenziano nella fascia 35-44 anni il maggior numero di richiedenti (34,8%), seguita da quella dei giovani tra i 25 e i 34 anni che rappresentano in media il 25,1% su base annua. Una piccola quota, seppur significativa (2,6%), si registra nella fascia d’età dei giovanissimi (18-24). Le altre richieste si dividono equamente tra le fasce 45-54 per il 18,6% e over 55 per il 18,9%. L’Ufficio Studi di 24MAX fornisce anche dati inerenti alla tipologia di contratto lavorativo di chi ha richiesto un mutuo nel corso del 2021. La netta maggioranza (77,8%) sono lavoratori a tempo indeterminato, seguiti dalle partite IVA (8,4%), dai lavoratori a tempo determinato (7%) e dai pensionati (6,8%). Analizzando complessivamente le pratiche raccolte nel 2021, oltre il 97,2% si conferma destinato all’acquisto della prima casa, mentre i mutui richiesti per l’acquisto di una seconda casa rappresentano il 2,8%. 

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14/03/2020 - 09:12:37  – Fonte: idealista.it

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13/03/2020 - 18:29:43  – Fonte: Immobiliare.it news

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